Oggi sono sempre di più le persone che si dichiarano vegane e che hanno rinunciato a ogni prodotto di origine animale, per scelta etica e non solo alimentare. Infatti, veri vegani non cambiano solo la loro alimentazione, ma evitano anche di acquistare prodotti che contengono ingredienti e componenti animali.
Mentre l’acquisto di prodotti e oggetti senza derivati animali non comporta alcun rischio, seguire una dieta vegana potrebbe comportarne alcuni. Infatti, coloro che seguono una dieta vegana eliminano dalla loro alimentazione tutti i componenti di origine animale come: uova, latte grassi e derivati degli animali, pesce e naturalmente la carne.
La dieta vegana dunque prevede un regime alimentare al quanto restrittivo che nonostante ciò sta ottenendo sempre più successo e seguaci. Sicuramente mangiare frutta e verdura, legumi, semi, cereali e grassi vegetali fa bene, e permette di disintossicare il corpo e l’organismo.
Come tutte le diete e i regimi alimentari estremi però anche la dieta vegana può avere delle controindicazioni e dei rischi. Vediamo insieme, quali sono i principali.
I rischi della dieta vegana
In genere quando si sceglie di seguire un’alimentazione diversa dal solito si dovrebbe innanzi tutto chiedere un consulto al proprio medico o meglio ancora a un nutrizionista.
Infatti, la dieta vegana va ad eliminare dalla piramide alimentare molti alimenti che invece, mangiati in quantità moderate, permettono al nostro organismo di funzionare meglio.
Mangiare troppa carne e grassi animali, come ben sappiamo fa male, al contempo però anche non assumerne affatto per lunghi periodi potrebbe comportare delle carenze alimentari. Mentre le proteine simili a quelle delle carne, i vegani possano assumerle con i legumi e altri alimenti proteici di origine vegetale, gli amminoacidi sono del tutto assenti in una dieta vegana.
Gli amminoacidi che permettono la formazione delle catene proteiche, migliorano la muscolatura e ci permettono di essere più energici e sani, sono contenuti esclusivamente negli alimenti di origine animale. Quindi eliminando questi alimenti, vuol dire anche non permettere al corpo di ottenere gli amminoacidi necessari al funzionamento dell’organismo.
A lungo andare questa carenza porta a disturbi del sonno, insorgere di ansia e depressione e problemi di memoria. Per evitare questi problemi i vegani devono assumere regolarmente degli integratori a base di amminoacidi essenziali.
Oltre agli amminoacidi, le altre carenze portate dal regime alimentare vegano interessano la vitamina B12 (molto importante per la crescita dei capelli, la lucidità mentale, energia, e specialmente per le donne). Ma anche a carenze di Sali minerali come calcio e zinco, vitamina D e riboflavina. Infine, si assumono in genere pochi acidi grassi che migliorano la salute dell’organismo come gli Omega 3 e Omega 6 contenuti principalmente nel pesce, e nella frutta secca (peccato che un eccesso di frutta secca, può innalzare il colesterolo e causare un aumento di peso.
Le carenze alimentari della dieta vegana possono essere sopperite da vitamine e integratori, a patto che vi sia un nutrizionista volto al controllo del regime alimentare. Inoltre, i dottori sconsigliano questa dieta a tutti i bambini e alle donne in gravidanza.
Mentre l’acquisto di prodotti e oggetti senza derivati animali non comporta alcun rischio, seguire una dieta vegana potrebbe comportarne alcuni. Infatti, coloro che seguono una dieta vegana eliminano dalla loro alimentazione tutti i componenti di origine animale come: uova, latte grassi e derivati degli animali, pesce e naturalmente la carne.
La dieta vegana dunque prevede un regime alimentare al quanto restrittivo che nonostante ciò sta ottenendo sempre più successo e seguaci. Sicuramente mangiare frutta e verdura, legumi, semi, cereali e grassi vegetali fa bene, e permette di disintossicare il corpo e l’organismo.
Come tutte le diete e i regimi alimentari estremi però anche la dieta vegana può avere delle controindicazioni e dei rischi. Vediamo insieme, quali sono i principali.
I rischi della dieta vegana
In genere quando si sceglie di seguire un’alimentazione diversa dal solito si dovrebbe innanzi tutto chiedere un consulto al proprio medico o meglio ancora a un nutrizionista.
Infatti, la dieta vegana va ad eliminare dalla piramide alimentare molti alimenti che invece, mangiati in quantità moderate, permettono al nostro organismo di funzionare meglio.
Mangiare troppa carne e grassi animali, come ben sappiamo fa male, al contempo però anche non assumerne affatto per lunghi periodi potrebbe comportare delle carenze alimentari. Mentre le proteine simili a quelle delle carne, i vegani possano assumerle con i legumi e altri alimenti proteici di origine vegetale, gli amminoacidi sono del tutto assenti in una dieta vegana.
Gli amminoacidi che permettono la formazione delle catene proteiche, migliorano la muscolatura e ci permettono di essere più energici e sani, sono contenuti esclusivamente negli alimenti di origine animale. Quindi eliminando questi alimenti, vuol dire anche non permettere al corpo di ottenere gli amminoacidi necessari al funzionamento dell’organismo.
A lungo andare questa carenza porta a disturbi del sonno, insorgere di ansia e depressione e problemi di memoria. Per evitare questi problemi i vegani devono assumere regolarmente degli integratori a base di amminoacidi essenziali.
Oltre agli amminoacidi, le altre carenze portate dal regime alimentare vegano interessano la vitamina B12 (molto importante per la crescita dei capelli, la lucidità mentale, energia, e specialmente per le donne). Ma anche a carenze di Sali minerali come calcio e zinco, vitamina D e riboflavina. Infine, si assumono in genere pochi acidi grassi che migliorano la salute dell’organismo come gli Omega 3 e Omega 6 contenuti principalmente nel pesce, e nella frutta secca (peccato che un eccesso di frutta secca, può innalzare il colesterolo e causare un aumento di peso.
Le carenze alimentari della dieta vegana possono essere sopperite da vitamine e integratori, a patto che vi sia un nutrizionista volto al controllo del regime alimentare. Inoltre, i dottori sconsigliano questa dieta a tutti i bambini e alle donne in gravidanza.