Gli eosinofili sono delle cellule che appartengono al sistema immunitario, in particolare fanno parte della categoria dei granulociti e per questo talvolta potremo trovare il termine: granulocita eosinofilo. Queste cellule hanno il ruolo di difendere il nostro corpo da attacchi come infiammazioni, allergie, infezioni batteriche e parassitarie ma hanno anche un ruolo importante nella formazione di alcuni organi come la ghiandola mammaria postgestionale. Per vedere i livelli di eosinofili basta un emocromo dove ci saranno due valori : valore assoluto e percentuale . Il valore assoluto degli eosinofili indica il numero di eosinofili circolanti nel sangue periferico e il suo valore viene ottenuto moltiplicando il conteggio totale dei globuli bianchi (WBC) per la percentuale di eosinofili. Il valore percentuale degli eosinofli indica il valore in percentuale rispetto ai leucociti in totale; i valori normalmente variano fra l'1 e il 5% .Il valore percentuale dipende anche dagl
Andiamo dal medico che ci prescrive gli esami del sangue e tra questi un emocromo. L'emocromo è un esame in cui si identificano diverse componenti tra cui la componente leucocitaria all'interno della quale troviamo i Neutrofili.
La neutropenia può essere
Le forme secondarie di neutropenia sono dovute ad un aumentata distruzione dei neutrofili o semplicemente ad un abbassamento del loro numero in circolo, dovuto ad infezioni o trattamenti farmaceutici come antibiotici, antiaritmici, antiepilettici, farmaci antitoridei, ticlopidina, clozapina, sulfasalazina, trimetoprim-suldametossazolo, dipirone e trattamenti farmaceutici, come la chemioterapia o l'uso di corticosteroidi oppure semplicemente a malattie autoimmuni.
Ci sono condizioni fisiologiche in cui si ha un naturale abbassamento dei neutrofili, il cui valore può variare anche nell'arco della giornata; nelle persone di colore è quasi nella normalità avere i neutrofili bassi.
Anche l' esercizio fisico, l' ansia o variazioni della dieta possono portare ad una variazione nella conta dei granulociti neutrofili.
Inoltre la neutropenia può essere transitoria(o acuta) o cronica(o permanente)
La Neutropenia transitoria dura solo per un breve periodo di tempo; questo capita solitamente nelle infezioni virali come l'infezione da parte del virus Epstein Barr, virus che causa la Mononucleosi.
Anche alcune infezioni batteriche (salmonella, brucellosi, pertosse e rickettsie, le più comuni),se associate ad alcolismo o a malattie ematologiche, come l'anemia trombocitopenica, possono far variare il numero dei granulociti neutrofili.
In malattie come la malaria o malattie autoimmunitarie(come l'artrite remautoide) o in infezioni batteriche batteriche si ha un allargamento della milza, splecnomegalia, che determina un abbassamento della conta nel sangue dei neutrofili.
La Neutropenia cronica si verifica quando si hanno dei valori ematici dei neutrofili minori di 1,5*109 che dura per più di 3 mesi.
Malattie vascolari del collagene, come nel lupus erimatoso sistemico,la sindrome di Sjögren, polimialgia reumatica, e la malattia mista del tessuto connettivo, hanno una conta leucocitaria inferiore a 4500/ mL insieme a grave neutropenia.
Altre cause di neutropenia sono carenze nutrizionali di vitamina B12 , di acido folico e la malnutrizione proteica. In questo caso basterà effettuare un semplice dosaggio di tali vitamine e delle proteine per escludere tale motivazione.
Anche i tumori solidi, anemia aplastica,possono causare l'abbassamento del numero dei neutrofili nel sangue.
La neutropenia Neonatale isoimmune si verifica nei neonati con incompatibilità tra gli antigeni dei neutrofili materni e quelli fetali. Durante il trasferimento transplacentare si creano infatti anticorpi contro i neutrofili del neonato. e questo potrebbe portare a onfalite, cellulite, o sepsi. Come per le altre citopenie isoimmuni, il processo si risolve spontaneamente in circa sei settimane, con il decadimento degli anticorpi materni,anche la neutropenia può durare anche fino a 6 mesi. Questa è una condizione insolita, ma può essere devastante a causa del rischio di infezioni gravi nel neonato.
La neutropenia ciclica è una rara, malattia autosomica dominante derivante da mutazioni nel gene per l'elastasi dei neutrofili. Questi pazienti hanno oscillazioni regolari dei neutrofili nel sangue con periodi di neutropenia grave della durata di 4-6 giorni e che si verificano ogni 21 giorni. Durante i periodi di profonda neutropenia, i pazienti sono predisposti a sviluppare ulcere dolorose della bocca, febbre e infezioni batteriche. I bambini sono particolarmente a rischio di sviluppare gravi conseguenze di profonda neutropenia, tra cui cancrena, batteriemia, e shock. settico.
SCN and Kostmann disease è una malattia autosomica recessiva caratterizzato da un arresto della fase di sviluppo promielocita/mielocita e questo porta ad infezioni ricorrenti tra cui gengivite cronica, ulcere orali, ascessi cutanei, polmoniti ricorrenti, o setticemia.
Altre malattie associate ad una conta bassa dei leucociti sono:
Sindrome di Shwachman-Diamond
Disordini del glucosio 6-fosfato
Sindrome di Choen,associata a ritardo mentale
Sindrome di Barth
Alcune forme di Albinismo
Le neutropenie intrinseche sono causa di anomalie genetiche o acquisite in cellule progenitrici ematopoietiche con conseguente fallimento del midollo osseo a produrre neutrofili maturi; possono essere sia acquisita o congenita .
Le sindromi mielodisplastiche (MDS) e la leucemia mieloide acuta (AML) disturbi sono acquisiti e raramente presentano solo neutropenia.
La Neutropenia congenita grave (SCN) e la neutropenia ciclica (Cyn) sono cause di grave neutropenia cronica che derivano da eccessiva apoptosi dei precursori mieloidi nelle prime fasi di sviluppo in cui solitamente i valori dei neutrofili sono inferiori a 0,5 × 109/ L.
A volte anche la forma dei neutrofili può variare e questo si presenta in alcune patologie come la sindrome di Chediak-Higashi, la sindrome WHIM (verruche, ipogammaglobulinemia, infezioni, myelokathexis)o la sindrome di Pearson.
Ci sono anche delle condizioni in cui gli anticorpi del nostro organismo attaccano i neutrofili, causando così neutropenia; questo accade ad esempio nella neutropenia neonatale alloimmune, che causa danno polmonare acuto associato alla trasfusione, refrattarietà a trasfusioni di granulociti, reazioni trasfusionali febbrili, neutropenia immunitaria dopo trapianto di midollo osseo, neutropenia autoimmune, e neutropenia immune indotta da farmaci
Bisogna valutare se il numero dei granulociti neutrofili è molto basso e se siamo in presenza di una forma grave di neutropenia.
Dopo aver mostrato il risultato degli esami al medico è necessario ripetere gli esami per tre volte consecutive, a distanza di tre mesi ciascuna, per valutare se la neutropenia rimane costante e se ci sono delle variazioni.
E' necessario anche valutare gli altri valori dei globuli bianchi.
Bisogna valutare la storia clinica, se sono presenti febbri ricorrenti, se ci sono otiti, sinusiti, sintomi gastrointestinali o infezioni virali, ulcere della bocca, gengiviti, coliti neutropeniche.
Solo in casi di neutropenia cronica e persistente sarà necessario effettuare un esame al midollo osseo per valutare la presenza di eventuali mielodisplasie.
Uno striscio di sangue potrebbe confermare la presenza di cellule immature del sangue e portare l'indagine diagnostica verso una mielodisplasia.
Tramite immunofluorescenza si può confermare la diagnosi di neutropenia.
Si possono effettuare anche test genetici per valutare il rischio di sviluppo di una leucemia.
Attraverso un test sierologico è possibile evidenziare la eventuale presenza di anticorpi rivolti contro gli antigeni dei neutrofili e tra questi il test di agglutinazione dei granulociti (GAT) e il test dei granulociti immunofluorescenza (GIFT).
A volte può però essere presente una minore soglia del dolore e rossore tipico in diverse parti del corpo.
La neutropenia che è farmaco-indotta di solito si risolve in pochi giorni o settimane sulla sospensione del trattamento.Le citochine come il fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF) o fattore stimolante le colonie di granulociti-macrofagi (GM-CSF) sono a volte utilizzati per trattare la neutropenia che si pone a seguito di chemioterapia o radiazioni. Inoltre, GM-CSF migliora la conta dei neutrofili nella neutropenia ciclica, e nella grave agranulocitosi infantile (sindrome di Kostmann), e nella neutropenia idiopatica.
">Il trapianto di midollo osseo allogenico è efficace in individui con malattie del midollo osseo e in malattie ematopoietiche maligne.
La terapia con corticosteroidi è potenzialmente efficace nella neutropenia immuno-mediata.
Riferimenti
Neutropenia: causes and consequences.Boxer2002 Apr;39(2):75-81. Evaluation and Management of Patients with Isolated Neutropeniaa and David C. Dale How to approach neutropenia Laurence A. Boxer"Hematology ASH Education Program">ASH Education Book December 8, 2012 Severe neutropenia a diagnostic approach West J Med. 2000 Apr; 172(4): 248–252. The investigation and management of chronic neutropenia in childrenR M James and S E Kinsey
Qual'è il valore normale di neutrofili?
La Neutropenia è definita come:
conta dei granulociti neutrofili al di sotto del valore normale di 1500-200 mm 3 1,5* 109 /L.
Questa condizione può esporre il soggetto a processi infettivi, tanto più gravi, quanto più è duraturo lo stato di neutropenia.La neutropenia può essere
- Lieve: valore granulociti neutrofili <1000-2000/µl
- Moderata: valore granulociti neutrofili <1000-2000/µl
- Grave: valore granulociti neutrofili <1000-2000/µl
Cause neutrofili bassi

La neutropenia può essere primaria e quindi derivare da difetti midollari come la granulocitosi infantile o la neutropenia familiare severa associata a ipergammaglobulinemia.
Le forme secondarie di neutropenia sono dovute ad un aumentata distruzione dei neutrofili o semplicemente ad un abbassamento del loro numero in circolo, dovuto ad infezioni o trattamenti farmaceutici come antibiotici, antiaritmici, antiepilettici, farmaci antitoridei, ticlopidina, clozapina, sulfasalazina, trimetoprim-suldametossazolo, dipirone e trattamenti farmaceutici, come la chemioterapia o l'uso di corticosteroidi oppure semplicemente a malattie autoimmuni.
Ci sono condizioni fisiologiche in cui si ha un naturale abbassamento dei neutrofili, il cui valore può variare anche nell'arco della giornata; nelle persone di colore è quasi nella normalità avere i neutrofili bassi.
Anche l' esercizio fisico, l' ansia o variazioni della dieta possono portare ad una variazione nella conta dei granulociti neutrofili.
Inoltre la neutropenia può essere transitoria(o acuta) o cronica(o permanente)
La Neutropenia transitoria dura solo per un breve periodo di tempo; questo capita solitamente nelle infezioni virali come l'infezione da parte del virus Epstein Barr, virus che causa la Mononucleosi.
Anche alcune infezioni batteriche (salmonella, brucellosi, pertosse e rickettsie, le più comuni),se associate ad alcolismo o a malattie ematologiche, come l'anemia trombocitopenica, possono far variare il numero dei granulociti neutrofili.
In malattie come la malaria o malattie autoimmunitarie(come l'artrite remautoide) o in infezioni batteriche batteriche si ha un allargamento della milza, splecnomegalia, che determina un abbassamento della conta nel sangue dei neutrofili.
La Neutropenia cronica si verifica quando si hanno dei valori ematici dei neutrofili minori di 1,5*109 che dura per più di 3 mesi.
Malattie vascolari del collagene, come nel lupus erimatoso sistemico,la sindrome di Sjögren, polimialgia reumatica, e la malattia mista del tessuto connettivo, hanno una conta leucocitaria inferiore a 4500/ mL insieme a grave neutropenia.
Altre cause di neutropenia sono carenze nutrizionali di vitamina B12 , di acido folico e la malnutrizione proteica. In questo caso basterà effettuare un semplice dosaggio di tali vitamine e delle proteine per escludere tale motivazione.
Anche i tumori solidi, anemia aplastica,possono causare l'abbassamento del numero dei neutrofili nel sangue.
La neutropenia Neonatale isoimmune si verifica nei neonati con incompatibilità tra gli antigeni dei neutrofili materni e quelli fetali. Durante il trasferimento transplacentare si creano infatti anticorpi contro i neutrofili del neonato. e questo potrebbe portare a onfalite, cellulite, o sepsi. Come per le altre citopenie isoimmuni, il processo si risolve spontaneamente in circa sei settimane, con il decadimento degli anticorpi materni,anche la neutropenia può durare anche fino a 6 mesi. Questa è una condizione insolita, ma può essere devastante a causa del rischio di infezioni gravi nel neonato.
La neutropenia ciclica è una rara, malattia autosomica dominante derivante da mutazioni nel gene per l'elastasi dei neutrofili. Questi pazienti hanno oscillazioni regolari dei neutrofili nel sangue con periodi di neutropenia grave della durata di 4-6 giorni e che si verificano ogni 21 giorni. Durante i periodi di profonda neutropenia, i pazienti sono predisposti a sviluppare ulcere dolorose della bocca, febbre e infezioni batteriche. I bambini sono particolarmente a rischio di sviluppare gravi conseguenze di profonda neutropenia, tra cui cancrena, batteriemia, e shock. settico.
SCN and Kostmann disease è una malattia autosomica recessiva caratterizzato da un arresto della fase di sviluppo promielocita/mielocita e questo porta ad infezioni ricorrenti tra cui gengivite cronica, ulcere orali, ascessi cutanei, polmoniti ricorrenti, o setticemia.
Altre malattie associate ad una conta bassa dei leucociti sono:
Sindrome di Shwachman-Diamond
Disordini del glucosio 6-fosfato
Sindrome di Choen,associata a ritardo mentale
Sindrome di Barth
Alcune forme di Albinismo
Le neutropenie intrinseche sono causa di anomalie genetiche o acquisite in cellule progenitrici ematopoietiche con conseguente fallimento del midollo osseo a produrre neutrofili maturi; possono essere sia acquisita o congenita .
Le sindromi mielodisplastiche (MDS) e la leucemia mieloide acuta (AML) disturbi sono acquisiti e raramente presentano solo neutropenia.
La Neutropenia congenita grave (SCN) e la neutropenia ciclica (Cyn) sono cause di grave neutropenia cronica che derivano da eccessiva apoptosi dei precursori mieloidi nelle prime fasi di sviluppo in cui solitamente i valori dei neutrofili sono inferiori a 0,5 × 109/ L.
A volte anche la forma dei neutrofili può variare e questo si presenta in alcune patologie come la sindrome di Chediak-Higashi, la sindrome WHIM (verruche, ipogammaglobulinemia, infezioni, myelokathexis)o la sindrome di Pearson.
Ci sono anche delle condizioni in cui gli anticorpi del nostro organismo attaccano i neutrofili, causando così neutropenia; questo accade ad esempio nella neutropenia neonatale alloimmune, che causa danno polmonare acuto associato alla trasfusione, refrattarietà a trasfusioni di granulociti, reazioni trasfusionali febbrili, neutropenia immunitaria dopo trapianto di midollo osseo, neutropenia autoimmune, e neutropenia immune indotta da farmaci
Quali esami fare in caso neutrofili bassi?
Per prima cosa non bisogna allarmarsi, perché come già detto potrebbe essere una cosa fisiologica o legata allo stress.Bisogna valutare se il numero dei granulociti neutrofili è molto basso e se siamo in presenza di una forma grave di neutropenia.
Dopo aver mostrato il risultato degli esami al medico è necessario ripetere gli esami per tre volte consecutive, a distanza di tre mesi ciascuna, per valutare se la neutropenia rimane costante e se ci sono delle variazioni.
E' necessario anche valutare gli altri valori dei globuli bianchi.
Bisogna valutare la storia clinica, se sono presenti febbri ricorrenti, se ci sono otiti, sinusiti, sintomi gastrointestinali o infezioni virali, ulcere della bocca, gengiviti, coliti neutropeniche.
Solo in casi di neutropenia cronica e persistente sarà necessario effettuare un esame al midollo osseo per valutare la presenza di eventuali mielodisplasie.
Uno striscio di sangue potrebbe confermare la presenza di cellule immature del sangue e portare l'indagine diagnostica verso una mielodisplasia.
Tramite immunofluorescenza si può confermare la diagnosi di neutropenia.
Si possono effettuare anche test genetici per valutare il rischio di sviluppo di una leucemia.
Attraverso un test sierologico è possibile evidenziare la eventuale presenza di anticorpi rivolti contro gli antigeni dei neutrofili e tra questi il test di agglutinazione dei granulociti (GAT) e il test dei granulociti immunofluorescenza (GIFT).
Le complicanze dei neutrofili bassi sono
- Infezioni ricorrenti
- Trombocitopenia
- Sindrome mielodisplastica e leucemia mieloide acuta
- Splenomegalia
- Epatomegalia
- Osteopena e osteoporosi
- Vasculiti
- Capacità riproduttiva ridotta(ci sono dati per cui in donne con neutropenia sono più frequenti gli aborti)
Sintomi
Pazienti con neutropenia non manifestano particolari sintomi se non l'alterazione del valore della conta dei neutrofili nell'emocromo.A volte può però essere presente una minore soglia del dolore e rossore tipico in diverse parti del corpo.
Trattamento
Un primo trattamento è mirato a ridurre la probabilità di infezioni, attraverso un trattamento antibiotico preventivo, soprattutto in caso di grave neutropenia.
La neutropenia che è farmaco-indotta di solito si risolve in pochi giorni o settimane sulla sospensione del trattamento.Le citochine come il fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF) o fattore stimolante le colonie di granulociti-macrofagi (GM-CSF) sono a volte utilizzati per trattare la neutropenia che si pone a seguito di chemioterapia o radiazioni. Inoltre, GM-CSF migliora la conta dei neutrofili nella neutropenia ciclica, e nella grave agranulocitosi infantile (sindrome di Kostmann), e nella neutropenia idiopatica.
">Il trapianto di midollo osseo allogenico è efficace in individui con malattie del midollo osseo e in malattie ematopoietiche maligne.
La terapia con corticosteroidi è potenzialmente efficace nella neutropenia immuno-mediata.
Riferimenti
Neutropenia: causes and consequences.Boxer2002 Apr;39(2):75-81. Evaluation and Management of Patients with Isolated Neutropeniaa and David C. Dale How to approach neutropenia Laurence A. Boxer"Hematology ASH Education Program">ASH Education Book December 8, 2012 Severe neutropenia a diagnostic approach West J Med. 2000 Apr; 172(4): 248–252. The investigation and management of chronic neutropenia in childrenR M James and S E Kinsey