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Bypass gastrico e minibypass per dimagrire: quali sono le differenze?

Dopo aver provato 1000 diete, ma non aver ottenuto risultati, a causa di famiglia lavoro e impegni vari, l'unica soluzione per dimagrire in fretta è quello di provare con la chirurgia bariatrica.
Con il Bypass gastrico e il minybypass allo stomaco è possibile ridurre le dimensioni di questo, per permettere a chi soffre di obesità medio-grave di perdere i chili di troppo. Questi due interventi hanno delle piccole differenze tra loro, e la scelta di eseguire l’uno o l’altro dipende dal medico chirurgo e dalla salute del paziente. Vediamo nel dettaglio che cosa comportano questi due interventi e quali sono le differenze principali.
https://visualsonline.cancer.gov/details.cfm?imageid=1771

Bypass gastrico: in cosa consiste l’intervento

Il Bypass gastrico prevede una resezione dello stomaco, in modo tale da poter lasciare solo una piccola tasca gastrica tra i 15 e i 20 ml di capacità. La tasca che viene ricavata poi dev’essere collegata all’intestino in questo modo poi si scavalca buona parte dello stomaco sino a raggiungere il duodeno.
Quest’operazione prevede infine che la zona dell’intestino che viene esclusa deve essere poi collegata all’intestino tenue che di conseguenza è collegata alla tasca gastrica. Il bypass viene eseguito con diversi interventi e la lunghezza del digiuno cambia a seconda del chirurgo.
Il bypass classico non è malassorbitivo ma solo restrittivo.
Quando si effettua un bypass gastrico è possibile ottenere due azioni specifiche ossia: restrittiva, in quanto si riduce la dimensione dello stomaco, ed entero-ormonale in quanto questa permette una variazione delle abitudini in campo alimentare e permette al contempo di sentirsi sazi prima.

Mini bypass gastrico cos’è e differenze con il Bypass Gastrico

Il mini-bypass gastrico è stato originariamente sviluppato dal Dr. Robert Rutledge nel 1997.
E' in tutto e per tutto una variazione del bypass gastrico tradizionale. Questa seconda tecnica permette di rendere più semplice tutta l’operazione, in questo modo si riescono ad alleviare i rischi dell’intervento.
Il Mini Bypass gastrico è una tecnica che agisce attraverso due meccanismi: il componente restrittivo e malassorbente.
Da un lato, limita il volume di cibo che l'individuo può mangiare grazie alla creazione di una piccola tasca gastrica realizzata con speciali cucitrici e dall'altra limita l'assorbimento dei cibi perché la tasca è collegata ad una porzione distale dell'intestino, bypassandone una parte. In questo modo si riducono le dimensioni dello stomaco, limitando la quantità che si può mangiare e quella assorbita.
In questo modo si ha però malassorbimento dei nutrienti poiché i primi 200 cm dell'intestino (duodeno e digiuno) sono esclusi dal transito e quindi le loro secrezioni (biliopancreatiche) vengono separate dal tubo digerente.
La tecnica di bypass tradizionale prevede diverse fasi di connessione tra gli organi dell’intestino, invece questa seconda tecnica prevede la creazione di una sola connessione o anastomosi tra lo stomaco e l’intestino, grazie all’impiego di un tubulo gastrico verticale.
Il bypass mini-gastrico è più veloce, tecnicamente più semplice e comporta un minor tasso di complicanze rispetto al tradizionale intervento di bypass gastrico, il 2,9%
Data la maggior semplicità di quest’intervento si vanno a ridurre i tempi dell’operazione (60-80 minuti) complessiva e quindi anche i rischi che di solito comporterebbe l’anestesia. Anche se più semplice come operazione, il mini bypass gastrico è comunque un intervento complesso e rischioso che deve essere eseguito solo da medici di chirurgia altamente specializzati.

Quanti chili è possibile perdere dopo l'intervento di bypass gastrico e minibypass gastrico?

La perdita di peso dipende dal peso iniziale.
C'è chi il primo mese riesce a perdere fino a 10 chili, ma nei mesi successivi il dimagrimento potrebbe essere più lento.

Tempi di ripresa

I tempi di ripresa sono molto simili in per entrambe le tecniche chirurgiche.Dopo l'intervento può essere presente dolore alla pancia, in particolare nei siti di incisione.
I tempi ospedalieri possono essere 48 ore a meno che non insorgano complicanze. In seguito per 2-3 settimane si potrebbe avvertire un senso generale di stanchezza e debolezza.
Per i primi mesi è necessario non effettuare sforzi, e solo dopo 3 mesi si può riprendere la normale attività fisica, ma sempre dopo consiglio del medico.
In ogni caso rivolgersi al proprio chirurgo per tutti i dettagli.

COMPLICANZE

Le complicanze sono simili in entrambe le chirurgie.
Le principali complicanze si presentano tipicamente entro le prime tre settimane dopo l'intervento. Complicanze significative includono embolia polmonare e stenosi.
In generale il mini bypass gastrico presenta gli rischi chirurgici del classico bypass gastrico ma i rischi a lungo termine sono più bassi nella mini.
Minori complicanze includono ernie nel sito chirurgico, ulcere e infezioni da incisione minore.Per entrambe le tecniche in caso di dimagrimento eccessivo e a causa della carenza vitamina potrebbero cadere i capelli.
Dopo il bypass potrebbero insorgere alcuni problemi di malassorbimento, tachicardia, tremori, nausea, svenimento e sudorazione, carenze di vitamine e sali minerali. Questi effetti con il tempo si allievano specialmente se si segue una dieta sana ed equilibrata. Con il bypass si ha ridotto assorbimento di ferro, calcio, vitamine.
Con il bypass gastrico a volte i tratti intestinali diventano molto più lunghi del voluto e così si può avere un po' di steatorrea, cioè di perdite di grasso con le feci  e quindi malassorbimento di grassi.
Complicanze mini baypass sono Infezioni (rare), emorragie, occlusione intestinale, embolia.
In questo caso il rischio maggiore è una carenza nutrizionale di vitamine, ferro e calcio a lungo termine e un aumento del reflusso acido poiché tasca gastrica e intestino sono molto vicini.
Per  i primi 12-24 mesi dovranno essere assunti supplementi per evitare carenze vitaminiche e di sali minerali.
Col minibypass si ha qualche  libertà alimentare in più, ma spesso le feci sono più liquide e più frequenti.

DIETA

Per entrambe le tecniche i consigli dietetici sono simili.
Per le prime due settimane dopo l'intervento è necessario seguire una liquida  . I cibi suggeriti sono frullati proteici, acqua, cibi morbidi passati e zuppa, brodo vegetale o di carne, liofilizzato di carne sciolto nel brodo, latte scremato o parzialmente scremato, tè, succhi di frutta senza zucchero e frullati di frutta non troppo densi.
Si passa poi ad un'alimentazione semiliquida. E dopo 15 giorni è possibile inserire gradualmente i cibi solidi
Dopo il periodo di assestamento ci sono delle regole da seguire:
  • eliminare cibi ricchi di carboidrati e di grassi(evitare i formaggi)
  • mangiare le uova 1 volta a settimana
  • frutta e verdura ad ogni pasto
  • legumi 2 volte a settimana
  • preferire carni bianche a carni rosse perché sono meno fibrose e più digeribili
  • mangiare verdure tagliate sottili e preferibilmente cotte
  • non usare condimenti troppo elaborati (grassi, spezie piccanti o acidule, salse ecc.)
  • limitare l'assunzione di bevande eccitanti come tè e caffè 
  • evitare o limitare l'assunzione di bevande alcoliche
  • limitare l'assunzione di latte
  • non bere molte bevande e acqua gasata
  • evitare cibi che si gonfiano all'interno dello stomaco e contenenti aria
  • Cibi troppo caldi o troppo freddi possono causare infiammazioni dell'intestino.
  • Non assumere più di 2 cucchiai al giorno di olio di oliva
    • Evitare cibi elaborati
    • Non coricarsi subito dopo i pasti
    • Masticare molto e mangiare lentamente
    • Non bere durante i pasti ed evitare bevande gassate
    • Bere molta acqua con porzioni non superiori ai  100-150 ml per volta (1 bicchier d’acqua)
    • fermarsi non appena si avverte la sensazione di ripienezza gastrica
    • fare circa 3 pasti e 2 spuntini al giorno
    Per tutta la vita si dovranno assumere integratori multivitaminici e sali minerali in rapporto alla eventuale carenza che potrebbe instaurarsi in particolare vitamina B12, di Ferro, di Calcio e di vitamina A.

    QUALE INTERVENTO SCEGLIERE?

    La scelta tra il bypass tradizionale e il mini bypass, come abbiamo anticipato, dev’essere effettuata esclusivamente dal medico.
    La differenza principale tra la procedura standard e il  bypass gastrico mini risiede nel fatto che nel secondo c'è solo una anastamosi, mentre nella bypass standard di Roux-en-Y ce ne sono due; una superiore e una inferiore. Per questo motivo l'intervento per il mini bypass gastrico ha una durata inferiore e un minor numero di complicanze.
    Entrambe le tecniche permettono una perdita di peso equivalente e i rischi seppur minimi del mini bypass, sono presenti in entrambi gli interventi.
    E' per questo che occorre affidarsi ad un chirurgo esperto che oltre a valutare la storia clinica del paziente, saprà valutare l'opzione migliore e la scelta più adeguata da caso a caso.





















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